lunedì 11 maggio 2009

Campagna Elettorale Finlandese.

Il Keskusta, un partito di centro guidato dal Premier Matti Vanhanen, ha pensato di utilizzare uno slogan abbastanza atipico per raccogliere più voti possibili nelle prossime elezioni al Parlamento europeo «Berlusconi è contro la Finlandia».
«Bisogna impedire l’arrivo al Parlamento europeo di tipi usi a parlare a ruota libera, a dire sciocchezze e a raccontare frottole. Il Parlamento, invece, è un luogo in cui si prendono importanti decisioni che incidono sulla vita dei cittadini europei, sia quelli che vivono in villaggi con chiese di legno sia quelli della città dove c’è il Colosseo».

http://www.dirittodicritica.com/wp-content/uploads/2009/05/manifesto-finlandese-300x185.jpg

Quale miglior occasione se non colpire l’avversasio, ossia il Kansallinen Kokoomus (partito membro del PPE dove risiede anche il Pdl), se non cavalcando l’onda mediatica provocata dalla recente frase scottante del premier italiano? Recentemente infatti Berlusconi, impegnato al convegno “Roma Capitale“, aveva ironicamente fatto paragoni in merito alle bellezze artistiche della capitale italiana e quelle che aveva visto in Finlandia in una visita ufficiale anni or sono. L’ironia del premier si era concentrata su una non meglio definita “chiesetta di legno”, dichiarando che «Mi vollero portare a vedere una cosa a cui tenevano molto ed impiegammo, di mattina presto, tre ore per raggiungere una chiesa di legno del ‘700… Una cosa che qui da noi sarebbe cancellata». Poco prima Berlusconi aveva esordito con una battuta collegata alle recenti vicende che hanno spinto la moglie a chiedere il divorzio: «Amo la Finlandia e le finlandesi, purchè siano maggiorenni…».

L’accusa di raccontar menzogne arriva direttamente dalle parole del portavoce del ministro degli Esteri finlandese, Alexander Stubb, secondo il quale Berlusconi non è mai stato in visita ufficiale in Finlandia. «Nel 1999 venne in visita privata, per partecipare ad una riunione del PPE, ma nessuno accompagnò il premier italiano in nessuna chiesetta di legno». La Finlandia ha da anni il dente avvelenato con Berlusconi, fin dalle dichiarazioni che fece quando il paese nordico era in ballottaggio per l’assegnazione dell’Agenzia per la sicurezza alimentare della Ue. «Parma sì che è sinonimo di buona cucina, mentre i finlandesi non sanno nemmeno cos’è il prosciutto. Come si può pensare di collocare questa agenzia in un Paese che forse va molto fiero della renna marinata o del pesce baltico con polenta? Per portare l’Agenzia a Parma ho rispolverato le mie doti di playboy con la presidente finlandese Tarja Halonen».



Nel bene o nel male, che si parli di diciottenni o di monumenti, Berlusconi è sempre protagonista delle vicende italiane così come di quelle estere. Il problema è che molti italiani potrebbero non sentirsi troppo orgogliosi di certe uscite del proprio Presidente del Consiglio.

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