lunedì 9 marzo 2009
Sei sicuro??? - Parte Terza
COLLEFERRO:
SEQUESTRATO TERMOVALORIZZATORE
Blitz dei Noe (Nucleo operativo ecologico), 13 arresti tra Lazio, Campania e Puglia. Nell'impianto in provincia di Roma veniva smaltito ogni tipo di rifiuto violando "tutte le norme previste". Parte del materiale arrivava "di nascosto" dalla Campania e comprendeva anche rifiuti pericolosi.
Detto questo...vogliamo ancora farla una...anzi quattro belle centrali nucleari???
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Dalla Campania?
RispondiEliminasi...evidentemente quando hanno visto che i treni diretti in germania nn li facevano passare, perchè dentro c'era di tutto, hanno dovuto trovare un'altro modo per smaltire le loro "cosucce"...
RispondiEliminaM dai non ci credo che la Campania non tenga i suoi rifiuti nel suo territorio e non faccia le cose alla luce del sole!
RispondiEliminaPoi vorrei capire chi ha permesso questo sia a livello: Campania, Lazio e naturalmente a livello di alto.
Nell'inchiesta sono coinvolti amministratori di società di rifiuti e combustibile derivato da rifiuti (Cdr) nel Lazio, in Campania e in Puglia: indagate 25 persone. Le indagini, hanno riguardato la verifica della qualità e consistenza del cdr immesso quotidianamente nei cicli gestionali degli impianti di termovalorizzazione di Colleferro, in provincia di Roma, dove venivano conferiti i rifiuti provenienti principalmente dalle regioni Lazio e Campania. Le articolate indagini del Noe di Roma, diretto dal capitano Pietro Rajola Pescarini, hanno permesso di raccogliere elementi di responsabilià a carico dei soggetti che conseguivano ingiusti profitti, rappresentati dai maggiori ricavi e dalle minori spese di gestione dei rifiuti che venivano prodotti e commercializzati come cdr pur non avendone le caratteristiche, qualificabili, in gran parte invece, come rifiuti speciali anche pericolosi e quindi non utilizzabili nei forni dei termovalorizzatori per il recupero energetico.
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