venerdì 8 maggio 2009
Milanese Prenda una CADREGA
La lega, in un momento di apertura al mondo a culture nuove a genti dalle usanze diverse dalle nostre, ha fatto una proposta che sinceramente non saprei come definire...
"Posti riservati ai milanesi sui mezzi pubblici"
Partendo dal presupposto che è una vaccata di proporzioni bibliche...
nella Costituzion Italiana all' Art. 3. si afferma che :"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." ...cos'avrebbe il Milanese in più per avere diritto ad un posto riservato??? è forse più uguale degli altri??? Pagasse un biglietto maggiorato potrei anche sforzarmi di capirlo...
Poi un'altra cosa che mi verrebbe da chiedere...basta avere la residenza a Milano...o si deve essere Milanese da generazioni??? E come lo si riconosce un Milanese da 7 generazioni da uno da 5 generazioni??? Andranno in giro con abbonamento e albero genealogico??? O più semplicemente oblitereranno una Cotoletta???
Ricordiamoci che il passo è più breve di quanto si possa immaginare.
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...ce ne rendiamo conto solo in pochi in Italia, purtroppo...
RispondiEliminaIl problema non sono i posti riservati ai milanesi, perché per me (che vivo a Milano) questa è solo una provocazione: già non si rispettano i posti per gli anziani, figuriamoci come si rispettano quelli dei milanesi che a Milano di milanesi doc ce ne saranno 2! La cosa che mi sconvolge è un'altra e non posso pensare di essere l'unica ad averla presa in considerazione: non se n'è più sentito parlare ma nella proposta ci sono anche le carrozze riservate alle sole donne (sui bus, sulla metro, sui tram). E poi, passiamo al velo? Nessuno tranne me pensa che questo sia un modo, velato dall'ipocrisia di volerci proteggere, di discriminare le donne perché deboli? La soluzione non è creare delle zone franche, ma rendere sicure quelle che già ci sono. Se sto viaggiando con un amico, devo separarmi da lui se voglio viaggiare indisturbata o posso sentirmi sicura anche in una carrozza "mista"? E poi, per tornare ai sedili degli anziani, pensate davvero che se prendo la metropolitana a Milano alle 10 di sera il fatto di salire su una carrozza solo donne mi salvi da brutte intenzioni di un eventuale maschio? Mica quando sali c'è uno scanner che fulmina tutti coloro che non sono del sesso giusto! Questa riflessione non vuole togliere importanza alla lotta contro la violenza sulle donne che resta comunque una cosa disgustosa, ma vuole mettere in luce il fatto che sotto l'etichetta di "proteggiamo le donne" si cela in realtà una certa voglia di mostrarle deboli per poterle mettere da parte.
RispondiEliminasai qual'è la cosa che io trovo buffa???
RispondiEliminache una proposta del genere venga fatta negli stessi giorni in cui a Trieste riapre lo stabilimento balneare 'Pedocin', l'unico in Italia con una spiaggia dove uomini e donne sono separati da un muro. La struttura era stata chiusa per lavori di sistemazione e messa in sicurezza. Gli interventi hanno riportato il 'Pedocin' all'aspetto che aveva alla fine dell'Ottocento, quando fu fatto dagli austroungarici.
Questo rende le donne più sicure???
Secondo me no...il reale problema è che ultimamente i politici fanno i proclami e le promesse più populiste possibili...ed il brutto è che la gente gli da retta.
Cavolo appena vado a Milano vado a sedermi sul posto riservato al milanese e non mi schiodo da li manco morto.
RispondiEliminaMega baruffa compresa.